ESTATE SICURA: CALDO E LAVORO - Guida breve per i lavoratori

Con l’arrivo delle alte temperature estive che possono provocare nei lavoratori che operano all’aperto o nei luoghi chiusi non condizionati DISTURBI FISICI a cominciare dalla STANCHEZZA, ai GIRAMENTI DI TESTA fino al COLPO DI CALORE vero e proprio con SVENIMENTO (lipotimia), una delle misure preventive più efficaci (quando non si può agire riducendo le alte temperature ambientali) é una idonea IDRATAZIONE che, con l’aggiunta dei SALI MINERALI, consente il mantenimento di una circolazione ematica sufficiente con il RECUPERO dei VOLUMI CIRCOLANTI e degli ELETTROLITI persi con la sudorazione abbondante.
Riguardo all’idratazione bisogna “rendere disponibile acqua potabile da bere e acqua per rinfrescarsi. Acqua fresca potabile deve essere sempre disponibile e facilmente accessibile ad ogni lavoratore”

Inoltre, bere solo quando si ha sete può andare bene nei giorni freschi, ma in occasione di un’ondata di calore, o, in generale, dell’esposizione a temperature elevate si dovrebbero seguire alcune semplici regole per una corretta idratazione e bere anche senza provare sete.

Rimane buona consuetudine: evitare pasti abbondanti, preferire una alimentazione ricca di sali minerali che sono normalmente naturalmente presenti in abbondanza nella frutta e nella verdura, eventualmente utilizzare integratori (ad esempio Massigen, Polase).

Si invita infine a prendere visione dell’ordinanza disposta dalla Regione Veneto sulle misure da adottare in via straordinaria in questo periodo, e della campagna informativa delle dieci regole predisposta dal Ministero della Salute.

ORDINANZA N.34 DEL 1 LUGLIO 2025 – Regione Veneto

CAMPAGNA 2025 – PROTEGGIAMOCI DAL CALDO

LAVORATORI A RISCHIO
Molte attività lavorative si svolgono all’aperto e spesso lavorazioni complesse e pesanti sono programmate d’estate. Gli orari di lavoro spesso comprendono le ore più calde della giornata a elevato rischio di stress termico (14:00 – 17:00) e molte categorie di lavoratori non possono contare su sistemi di condizionamento dell’aria per lo svolgimento del lavoro.
I settori più esposti sono:
• agricoltura, silvicoltura e pesca;
• costruzioni;
• elettricità, gas e acqua;
• industrie all’aperto;
• trasporti.

Categorie più a rischio sono: operai addetti a trasporto e produzione di materiali, addetti a macchinari e utensili, occupati all’aperto (manovratori, installatori, asfaltatori, cantonieri stradali, cavatori, edili, agricoltori, addetti alla pesca).

Fattori correlati con il luogo di lavoro che aumentano il rischio di eventi avversi:
• lavoro con esposizione diretta al sole;
• scarso consumo di liquidi/impossibilità di procurarsi da bere;
• lavoro fisico pesante;
• ritmo di lavoro intenso;
• pause di recupero insufficienti;
• abbigliamento protettivo pesante o equipaggiamento ingombrante.